Chiesa S.Francesco - cuspide

Ascoli Piceno

Restauro e messa in sicurezza

Progetto

Localizzazione e consistenza
Sito in Piazza del Popolo ad Ascoli Piceno.

Danno
A seguito degli eventi sismici che si sono attivati il 24 Agosto 2016, accentuatisi il 30 Ottobre 2016 ed ancora in corso, la cuspide della torre Sud della basilica di S. Francesco ad Ascoli, proprietà del Comune, ha evidenziato gravi danni sulla compagine muraria, con espulsione di cospicue quantità di materiale laterizio.
Si tratta di una cuspide a base esagonale in laterizio, eseguita con la tecnica delle Capanne a Tholos, cioè basata su una successione di file di mattoni laterizi preparati ad hoc, poste a sbalzo verso l’interno, fila dopo fila, man mano su diametri sempre minori e comunque sempre leggermente inclinate verso l’esterno.
La serie si chiude con un elemento, spesso lapideo che mantiene in compressione tutte le file sottostanti.
In diverse parti della superficie della cuspide si erano verificate vere e proprie bucature con espulsione di materiale.
L’ipotesi iniziale dell’amministrazione comunale era quella di procedere alla “cimatura” della cuspide, richiudendo il varco con un coperchio metallico.
Per evitare tale mutilazione l’impresa si è invece impegnata a procedere ad un vero e proprio restauro dell’intera cuspide, utilizzando, all’interno del vano cuspidale, malte speciali fibre, connettori, oltre ad una cerchiatura metallica alla base utilizzata anche per ancorare l’asta della croce che nella situazione precedente poggiava improvvidamente su una trave appoggiata sulle pareti della parte alta della cuspide e che, nella fase sismica, aveva sfondato le pareti espellendo i laterizi.

Progetto di messa in sicurezza
Per mettere definitivamente in sicurezza la cuspide monumentale si è provveduto a predisporre un progetto d’intervento che ha previsto l’utilizzo di fibre Keracoll tipo geosteel su matrice in geocalce, cuciture in cconnettori steel dry, utilizzati anche per cerchiare l’esterno della superficie della cuspide